L’attività fisica e quella mentale aiutano a preservare le capacità di pensiero e ritardano la demenza, ma donne e uomini ne beneficiano diversamente. È quanto emerge da una ricerca pubblicata su Neurology da un team guidato da Judy Pa, dell’Università della California di San Diego (USA).
Lo studio ha coinvolto 758 persone di età media di 76 anni, di cui alcune non avevano problemi di pensiero o memoria, altre avevano lieve alterazioni a livello cognitivo e altre ancora soffrivano di demenza.
I partecipanti sono stati sottoposti a scansione del cervello e a test per valutare velocità di pensiero e memoria. Per calcolare la riserva cognitiva, è stato fatto un confronto tra i risultati dei test del pensiero e i cambiamenti nel cervello tra le persone con demenza, come il volume totale dell’ippocampo. Ai partecipanti, inoltre, è stato chiesto quanta attività fisica svolgessero in una settimana, mentre per l’attività mentale è stato chiesto se leggessero giornali o libri, se seguissero lezioni o giocassero a carte.
I risultati
Per quanto riguarda l’attività mentale, il punteggio medio è stato di 1,4 punti ( è stato assegnato un punto per ciascun tipo di attività svolta).
Per l’attività fisica, considerando quella in grado di aumentare la frequenza cardiaca, i partecipanti ne svolgevano, in media, 15 minuti a settimana.
Secondo Pa e colleghi, per ciascuna attività mentale in più fatta, si possono calcolare 13 anni in meno di età nella velocità di processare i pensieri e nella capacità di pensiero, in particolare 17 anni per gli uomini e dieci anni per le donne.
Raddoppiare l’attività fisica, invece, equivarrebbe a una stima di 2,75 anni in meno di età a livello di attività di processare il pensiero, ma solo per le donne.
“Abbiamo osservato che una maggiore attività fisica è associata a una più ampia riserva di velocità di pensiero nelle donne, ma non negli uomini”, spiega Judy Pa “L’aumento delle attività mentali è invece associato a una maggiore riserva di velocità di pensiero sia negli uomini che nelle donne”.
Fonte: Neurology 2022